Domina dall’alto l’intera vallata di Primiero, impossibile da non notare per chi volge lo sguardo verso la
Val Canali. È il
Castel Pietra, monumento alla storia del territorio e fonte inesauribile di leggende e racconti che si tramandano di generazione in generazione.
Il Castel Pietra sorge al di sopra dell’abitato di
Tonadico, eretto sulla sommità di un
enorme masso erratico (dal quale ha origine il suo nome) sul
Torrente Canali, posizione privilegiata da cui controllare la strada che collega il
Primiero con
l’Agordino.
Le origini del castello non sono del tutto chiare. Esso fu presumibilmente eretto dai
vescovi di Feltre come residenza del rappresentante vescovile – capitano – incaricato di amministrare la giustizia. La prima menzione documentaria relativa a Castel Pietra risale al 1064.
Nel corso del XIV secolo il Primiero si trovò coinvolto negli scontri tra Scaligeri, Veneziani, Carraresi e casate tedesche che si contendevano il vescovato Feltrino. Nel 1337, Carlo di Lussemburgo giunse a Primiero durante la sua spedizione verso Feltre, espugnando il Castel Pietra a danno degli Scaligeri. Il 7 ottobre 1349 Carlo di Lussemburgo venne incoronato Re del Tirolo (Carlo IV); con l’incoronazione Primiero si svincolò per la prima volta da Feltre, diventando feudo diretto del Tirolo.
Nel 1404 Castel Pietra venne concesso alla Famiglia Welsperg, originaria della Val Pusteria, che manterrà la sua gestione fino all’Ottocento.
Durante la notte di Santo Stefano del 1675, il castello prese fuoco. Le fiamme lo distrussero interamente, riducendolo ad un cumulo di rovine. Tentativi di una parziale ricostruzione furono fatti decenni successivi, ma subirono un blocco definitivo nel 1720 quando, a causa di una tromba d’aria, il tetto della struttura venne completamente scoperchiato. Quest’ultimo evento segnò il definitivo abbandono di Castel Pietra. Non bastasse, nel 1885 crollò l’intera ala nord del castello e, con essa, l’unico accesso ancora percorribile alla struttura.
All’inizio degli anni ‘80 sono stati condotti dei lavori di pulitura dei ruderi dalla vegetazione e detriti, permettendo il recupero dei resti murari. Ulteriori lavori di restauro sono stati portati a termine nel corso degli anni. Il Castel Pietra, ancora di proprietà della famiglia Thun-Hohenstein-Welsperg, si presenta oggi allo stato ruderale.