Che sia un semplice sentiero di accesso ad un rifugio oppure un itinerario che raggiunge i 3192 metri della cima più alta delle Pale di San Martino, le escursioni in quota regalano sempre grandi soddisfazioni.
E’ importante ricordare che, anche negli itinerari più facili, è sempre meglio avere con sè una dettagliata cartina dei sentieri ed indossare un abbigliamento adeguato. Consigliamo inoltre di documentarsi sul percorso e chiedere informazioni alle Guide Alpine.
Prima di ogni escursione è preferibile consultare il bollettino meteorologico: anche se le previsioni del tempo sono favorevoli, al pomeriggio ci sono maggiori probabilità di temporali ed è quindi consigliabile partire per l’escursione al mattino presto.
Le escursioni sono l'attività principe per tutti e a tutte le età.
Da qualsiasi paese, in pochi passi, è possibile raggiungere attraverso strade, piste ciclabili e sentieri le zone pianeggianti lungo i torrenti, i tanti parchi gioco che offrono relax nelle giornate più calde e lo svago dei più piccoli ma anche i prati di mezza quota e poi su fino ai luoghi più belli e selvaggi delle Pale di San Martino.
Autonomamente o accompagnati da figure professionali presenti sul territorio, le possibilità non si contano. Inoltre, gli impianti di risalita portano velocemente in quota da dove si può partire per piacevoli camminate ed ammirare i favolosi panorami dolomititci. I rifugi alpini sono aperti dal 15 giugno e i punti di ristoro, tra cui malghe, ristoranti tipici e agritur, offrono un connubio perfetto tra attività fisica e gastronomia.
RIFUGI ALPINI:
Rifugio Boz
Rifugio Vederna
Rifugio Ottone Brentari - Cima d’Asta
RIFUGI ESCURSIONISTICI:
Comode, facili, alla portata di tutti.
Le escursioni per prati e pascoli sono in genere pianeggianti o con dislivelli moderati, non impegnative e decisamente rilassanti. È anche un modo per conoscere l’architettura delle baite, i materiali utilizzati, le tecniche semplici ma efficaci con cui da secoli si costruiscono stalle e casère in muratura e fienili in legno.
Prati Castellazzo e Baita Segantini
Piani della Cavallazza
Prati Malga Civertaghe (chiusa)
Prati Dismoni
Prati Ronzi
Prati Fosne - Prà cimerlo
Anello Prati Cenquei - Stiozze
Val Giasinozza
Prati San Giovanni
Ai Masi del Lozen
Intorno ai Colmèi de Ronc
Ai ruderi del villaggio delle miniere di Pralongo
Chiesetta di San Silvestro
Tanti laghi di montagna sono occasioni per belle passeggiate ed escursioni immersi nella natura più incontaminata.
Laghetti di Colbricon
Lago di Calaita
Lago Pisorno
Laghetto Welsperg
Lago della Noana
Nella zona dei pascoli di alta montagna si incontrano spesso delle malghe, edifici rustici adibiti al ricovero estivo del bestiame e in passato alla lavorazione del latte. Oggi il latte munto nelle malghe viene raccolto ogni giorno e portato al Caseificio di Primiero.
Così molti malgari, non più impegnati nella produzione di formaggio, negli ultimi anni si sono attrezzati per offrire un ristoro rustico agli escursionisti.
Malga Civertaghe (CHIUSA)
Malga Tognola
Malga Valcigolera
Malga Crel
Malga Pala
Malghe Venegia e Venegiota
Malga Juribello
Malga Fossetta
Malga Canali
Malga Boalon
Malga Fiamena
Malga Fossernica di dentro
Malga Fossernica di fuori
Malga Grugola
Il Castellazzo, piccola cima che sa incantare anche chi in montagna ha vissuto una vita intera, è dal 2009 la cattedrale del Cristo Pensante.
Il Trekking del Cristo Pensante, praticabile da tutti con partenza dal Passo Rolle, è un’occasione unica per unire una passeggiata all’interno del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino con la riflessione interiore, l’ascolto delle proprie sensazioni ed il ritrovo dell’armonia con sé stessi e con la natura circostante.
Si tratta di una palestra per pensare, farsi domande e trovare risposte, per capire quanto piccolo sia l’uomo e quanto grande sia l’universo. E, nel momento in cui il sole è andato a dormire, far posto ad una coperta di stelle per capire che non sei tu che guardi la natura, ma è Lei che ti osserva. In quel momento ciascuno potrà sentirsi un po’ più ricco e potrà guardare tutto con una prospettiva nuova.
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Ogni escursione in montagna può presentare caratteristiche e difficoltà diverse, determinate dalla natura del terreno, dal tipo di percorso, dall'esposizione del sentiero, dal dislivello in salita, dalla quota massima da raggiungere, dalla stagione, ecc.
Per consentire di poter scegliere le escursioni che più aggradano ed evitare di ritrovarsi ad affrontare difficoltà superiori a quelle desiderate, esiste un'apposita scala, che come di seguito riportata é da intendersi indicativa.
Si utilizzano le sigle C.A.I. per classificare l'impegno richiesto dagli itinerari.
T: Sentiero Turistico.
Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono una certa conoscenza dell'ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
E: Sentiero Escursionistico.
Itinerari che si svolgono su sentieri di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti o pietraie) con segnalazioni. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati(cavi), possono averesingoli passaggi o brevi tratti su roccia, non esposti, non faticosi néimpegnativi grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, esperienza e conoscenza dell'ambiente alpino, allenamento alla camminata oltre a equipaggiamento e calzature adeguati.
EE: Sentiero per Escursionisti Esperti.
Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio (pendii ripidi e/o scivolosi di erba o misti di roccia ed erba, o roccia e detriti). Terreno vario, anche a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche.Necessitano di esperienza di montagna in generale e preparazione fisica adeguata.
EEA: Sentiero per Escursionisti Esperti con Attrezzature.
Questa sigla indica percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di informare
l'escursionista che l'itinerario richiede obbligatoriamente l'uso dei dispositivi di autoassicurazione (casco, imbragatura, cordini, moschettoni, dissipatore). Questi itinerari necessitano di esperienza di montagna, buona conoscenza dell’ambiente alpino, passo sicuro, assenza di vertigini, equipaggiamento, attrezzatura e adeguata preparazione fisica. È indispensabile conoscere l’appropriato utilizzo dei dispositivi di autoassicurazione.