le Vette Feltrine

La lunga catena montuosa che culmina con la spettacolare forma piramidale del monte Pavione è costituita dalle Vette Feltrine, che dividono il nostro territorio dal confinante feltrino. Segnano il confine naturale tra due regioni, il Trentino e il Veneto e le due province di Trento e Belluno. Da ovest verso est, Vallazza, Pavione, Col di Luna, Cima Dodici, Pietena, Ramezza, superano i duemila metri di altezza e costituiscono la barriera naturale della Val Noana e dominano incontrastate chiudendo ermeticamente a sud la Valle di Primiero se non ci fosse la stretta gola dello Schener scavata nei millenni dal torrente Cismon.

La cima più alta è la piramide del Pavione con 2335 metri, mentre la più bassa è la Vallazza, con 2167 metri. Sul versante Veneto, il Pavione perde la propria conformazione particolare, diventando zona di pascolo d’alta quota, conosciuta come Busa delle Vette, nel comune di Sovramonte.
Anche le Vette, come le Pale di San Martino, sono tutelate da un parco, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, istituito nel 1993, e sono inserite nella Riserva naturale Vette Feltrine. L’avvicinamento da Primiero segue due vie principali: dalle Vederne su su fino al Pavione – nelle giornate terse si ammira Venezia e la laguna - oppure dalla Val Noana fino al rifugio Boz, una piacevole escursione adatta anche ad escursionisti meno esperti su comodo sentiero zigzagante. Le Vette Feltrine costituiscono anche lo snodo della parte terminale dell’Alta Via n. 2 delle Leggende, che congiunge Feltre a Bressanone, due città storiche nonché importanti sedi vescovili nei secoli passati, unendo virtualmente il Veneto e il Trentino Alto Adige attraversando le più belle valli dolomitiche.

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