Primiero Slow Tour

Slow trekking a mezza quota tra natura e gusto

Primiero Slow Tour è il nuovo trekking ad anello di rifugio in rifugio che si sviluppa a mezza quota, nei dintorni della Valle di Primiero, con partenza e arrivo da Primiero.
Un trekking da percorrere a ritmo lento, come suggerisce il nome stesso, per assaporare la bellezza della Valle di Primiero e dei gruppi montuosi che ne fanno da cornice, le Pale di San Martino e le Vette Feltrine, da nuovi punti di vista. Angoli di territorio lontani dalle classiche rotte turistiche, dove è più facile imbattersi in incontri con i local, e dove sorgono rifugi escursionistici che offrono accoglienza in ambienti familiari e cucina tipica con grande attenzione al tema dei prodotti locali.
Tutto il trekking si sviluppa su sentieri ben segnalati grazie alla tabellazione SAT, e con la possibilità ogni giorno di optare per deviazioni alternative su percorsi meno impegnativi rispetto alla proposta principale, a seconda della propria esperienza, allenamento e/o anche del meteo; il primo e l’ultimo giorno è possibile fruire anche dei collegamenti autobus di linea (fruibili gratuitamente con la Trentino Guest Card compresa nel pacchetto) per evitare alcuni tratti di percorsi in relazione all’orario di arrivo in loco o di ripartenza per il rientro.  Per chi non ha fretta e vuole approfondire ancor di più il contatto con la natura delle Dolomiti, su richiesta è possibile riconnettersi con gli elementi essenziali in uno dei percorsi sensoriali che si incontrano lungo l’itinerario (sentiero barefoot delle Muse Fedaie in val Canali, il percorso Immèrgiti a Imer o il Parco benessere Navoi). Su richiesta sono disponibili anche quotazioni per notti aggiuntive pre e post tour nei rifugi e l’accompagnamento di una guida alpina o di un accompagnatore di media montagna per uno o più giorni.

Il percorso è consigliato nei mesi di settembre e ottobre anche per godere della tavolozza di colori naturali di cui si può godere.

Tappa 1: Fiera di Primiero - Rifugio Cereda

Prima tappa del Primiero Slow Tour che dal fondovalle di Primiero sale fino a Passo Cereda attraversando la Val Canali, una delle più belle e scenografiche delle Dolomiti

L'itinerario comincia a Fiera di Primiero presso il grande parcheggio a fianco alla sede dell'Azienda per il Turismo di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi. Costeggiando il torrente Canali fino all'abitato di Tonadico, si attraversa il torrente per dirigersi verso la località Madonna della Luce. Da qui, attraverso un sentiero di recente sistemazione, si arriva ai piedi dello storico e scenografico Castel Pietra, simbolo della dominazione tirolese sulla vallata di Primiero. Aggirate le rovine del castello si prosegue, sempre su sentiero, verso la località Cesurette. In pochi minuti, attraversando nuovamente la strada provinciale, si raggiunge il laghetto Welsperg, pittoresco specchio d'acqua su cui si riflettono le cime del settore meridionale delle Pale di San Martino. L'itinerario prosegue quindi sul Sentiero delle Muse Fedaie, percorso didattico ideato dal Parco Paneveggio Pale di San Martino che ha una delle sue sedi proprio nella vicina Villa Welsperg. Proprio nei pressi della villa si imbocca la strada forestale che risale il versante destro della montagna, immersa tra lussureggianti boschi d'abete e larice. Si prosegue quindi fino a raggiungere l'ampia zona prativa di Colzoncai e quindi, procedendo sul sentiero 738 "Piero Agostini" fino a sbucare sulla SP347 che conduce a Passo Cereda. Da qui, con altri 10 minuti di cammino, si raggiunge il Passo Cereda, meta finale di questa prima tappa.

Tappa 2: Passo Cereda - Rifugio Caltena

Seconda tappa del Primiero Slow Tour che dal Rifugio Cereda di Passo Cereda porta fino al Rifugio Caltena costeggiando le Pale Alte e il Monte Padella

L'itinerario comincia da Passo Cereda dirigendosi verso Malga Fossetta attraverso il sentiero 729. Raggiunta la Malga, aperta con ristorazione in estate, si prosegue aggirando il Col Spiz sul sentiero 723 fino ad imboccare la strada forestale che conduce a Domadoi. Poco prima dei prati di Domadoi si incrocia il sentiero 744 che sale nel bosco sulla sinistra. Qui si aprono due possibilità: se si imbocca il sentiero 744 si sale fino a raggiungere i 1850 mt della Croce del Monte Padella, scendendo poi sul versante opposto della montagna (sempre sentiero 744) fino ad arrivare al Rifugio Caltena. Questa opzione risulta più impegnativa, ma anche più scenografica in quanto dalla cima del Monte Padella si gode di un panorama a 360 gradi che spazia dalle Pale di San Martino alla Catena del Lagorai, fino alle Vette Feltrine e al vicino Gruppo del Cimonega. In alternativa è possibile proseguire sulla strada forestale fino alla località "Stiozze" imboccando il sentiero 723 fino ai prati di "Ritasa" e da qui il sentiero 743 che, addentratosi nel bosco, conduce fino alla strada forestale della Scofa. Percorso circa un km sulla forestale, si imbocca nuovamente un sentiero (sempre segnavia 743) che sale fino allo "Sforzelin della Chegantaia" e da lì in 10' al Rifugio Caltena. Questa seconda opzione risulta leggermente più lunga in termini di km percorsi, ma rimane a quote decisamente più basse senza superare mai i 1400 mt.

Tappa 3: Rifugio Caltena - Rifugio Fonteghi

Terza tappa del Primiero Slow Tour che dal Rifugio Caltena conduce al Rifugio Fonteghi passando per i prati di San Giovanni e il ponte sospeso sul Rio Neva

L'itinerario parte dal Rifugio Caltena seguendo la strada asfaltata che scende nei sottostanti prati (segnavia 726) fino ad arrivare ad un bivio in località Poit. Da qui, scendendo brevemente sulla destra si incontra un cartello sulla sinistra con le indicazioni per "Cordognè-San Giovanni". Imboccato il sentiero (segnavia 728A) si sale in ambiente boschivo fino a raggiungere la cresta del monte, seguendola poi in direzione sud-ovest per circa un km. Questa parte del percorso, molto panoramica, permette di ammirare il paesaggio delle Vette Feltrine ed è corredata da una serie di tabelle informative e panchine in legno. Nella parte finale il sentiero scende di quota fino ad incontrare una strada forestale in località Falasorni. Imboccata la strada verso sinistra si prosegue fino ai prati di San Giovanni, località cara agli abitanti di Mezzano, dove si trova anche una chiesetta particolarmente bella e panoramica rispetto al gruppo delle Vette Feltrine. Da San Giovanni si prosegue quindi verso Poit, dove, seguendo sempre il segnavia 726, si raggiungono i prati di Iner prima di scendere nel bosco fino alla località Val de Riva. Al termine della discesa si scorge il ponte sospeso sul Rio Giasinozza (30 metri di altezza per 70 di lunghezza), costruito nel 2019. Attraversato il ponte, si risale per i restanti 20' di camminata fino a raggiungere il Rifugio Fonteghi, punto di arrivo di questa terza tappa.

Tappa 4: Rifugio Fonteghi - Rifugio Vederna

Quarta tappa del Primiero Slow Tour che dal Rifugio Fonteghi porta al Rifugio Vederna attraverso il Sentiero degli Abeti Giganti e la strada forestale 733

Dal Rifugio Fonteghi si imbocca il sentiero 735 che sale sulla sinistra scollinando il Piadochin e che arriva fino alla strada forestale dei prati di Valpiana di Sotto (segnavia 733). Si prosegue fino ad arrivare ad un incrocio che rappresenta il punto di inizio del Sentiero degli Abeti Giganti, il percorso tematico ad anello realizzato dal comune di Mezzano alla scoperta dei maestosi abeti rossi e bianchi presenti in zona, tra i più alti del Trentino. Imboccato il sentiero sulla sinistra lo si segue giungendo prima in località "Pozza dell'Ors" e poi fino a Malga Val de Stua di Sopra, una vecchia malga utilizzata per l'alpeggio estivo, situata in posizione panoramica ai piedi delle Vette Feltrine. Dalla malga si imbocca la strada forestale sulla sinistra denominata "Boal dei Canalini"che permette di ridiscendere fino alla strada forestale con segnavia 733, da imboccare in direzione ovest. Questa strada, non particolarmente impegnativa ma piuttosto lunga, permette di raggiungere in circa 2 ore di cammino il Rifugio Vederna. Nel tratto finale la vista, fino a quel momento chiusa sui boschi circostanti, si apre sugli estesi pascoli del "Pian Grant, dove sono ben distinguibili il Rifugio Vederna e la vicina chiesetta della Madonna della Neve"

Tappa 5: Rifugio Vederna - Fiera di Primiero

Quinta ed ultima tappa del Primiero Slow Tour che dal Rifugio Vederna arriva fino a Fiera di Primiero passando per la panoramica Croce del Monte Vederna e, scendendo poi a Imèr, risale fino a Fiera attraverso la ciclopedonale di Primiero e il sentiero della Madonna del Sass.

Dal Rifugio Vederna si sale lungo la forestale con segnavia 741 fino alla panoramica Croce del Monte Vederna (1584 mt), con una spettacolare vista sull'intero fondovalle di Primiero, il gruppo montuoso Folga-Grugola e le Pale di San Martino. Ripercorrendo a ritroso la strada forestale si rientra al Rifugio Vederna e si prosegue quindi in discesa sulla strada forestale con segnavia 736. In località "San Paolo" si lascia la forestale imboccando il sentiero 736 della val Caora che scende ripido fino ad arrivare in Val Noana. Da qui, si prosegue di lato alla strada asfaltata (evitando così le tre gallerie) fino a raggiungere un ponte in legno, attraversato il quale si raggiunge in altri 10' di cammino la zona del Camping Calavise (sempre segnavia 736). Dalla località Calavise si prosegue fino ad imboccare la ciclopedonale di Primiero che costeggia il torrente Cismon. Arrivati all'altezza della località Oltra si lascia il percorso della ciclopedonale proseguendo sul percorso della Madonna del Sass (segnavia Quota 860), che rimanendo a mezza quota in posizione leggermente sopraelevata rispetto alla ciclabile raggiunge i lussureggianti prati delle Osne e la località "Mondin"per poi scendere dolcemente fino a Fiera di Primiero, destinazione finale del Primiero Slow Tour.






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