Climbing

L’arrampicata, pietra miliare dello sviluppo turistico della vallata di Primiero, è praticabile a 360 gradi, scegliendo tra le storiche vie sulle Pale di San Martino, le numerose falesie presenti su tutto il territorio e le palestre artificiali.

Un ambiente vario per conformazione e paesaggio, culla sportiva di Maurizio Zanolla, meglio conosciuto come Manolo, il Mago delle Dolomiti, pioniere dell’arrampicata libera in Italia. Proprio in questi luoghi è diventato protagonista di grandi imprese: è stato infatti il primo italiano a salire una via d'arrampicata di difficoltà 8b e ha praticato l'arrampicata in solitaria free solo fino all'8°. La tradizione dei grandi arrampicatori continua oggi con Alessandro Zeni, giovane atleta specialista dell’arrampicata su placca.

PALESTRE ARTIFICIALI

PALAZZETTO DELLO SPORT SAN MARTINO DI CASTROZZA
La palestra artificiale di San Martino di Castrozza si trova all'interno del Palazzetto dello Sport, a pochi passi dal centro.

Tre nuove strutture
  • una dedicata all’arrampicata su massi (bouldering) con sviluppo di base 26mt e altezza 4,90mt e omologata per competizioni di livello internazionale
  • una alla parete di arrampicata con corda per difficoltà (lead) con sviluppo di base 17,40 mt e altezza fino a 12,40 mt e che permette la pratica dell'arrampicata sportiva anche a livello nazionale
  • una dedicata all’arrampicata a cronometro (speed) con sviluppo di base 6,00mt e altezza 15,70 mt. 

Per informazioni: Tel. 328 7566993 - verticalsanmartino@gmail.com
  • Orari di apertura
    tutti i giorni dalle 10.00-20.00

Torre T3 - Sagron Mis
TORRE T3 SAGRON MIS
La Torre T3 supera i 30 metri di altezza e risulta perfettamente inserita nell’ambiente circostante, grazie all’impiego di materiali quali il legno di larice non trattato, alluminio riflettente, piante rampicanti e giochi di trasparenza luminosa. L’accesso è consentito anche ai portatori di disabilità grazie ad un ascensore che dalla base consente di arrivare fino alla coffa, dove è situato il punto di osservazione.
In tutti i casi per l’accesso alle strutture e/o per muovere i primi passi in questa affascinante disciplina è fondamentale l’assistenza delle Guide Alpine (tel 0439.768795, cell 342.9813212 www.aquilesanmartino.com)

ARRAMPICATE

L’esplorazione delle Pale di San Martino inizia alla metà dell’Ottocento, quando ancora l’area apparteneva al regno austro-ungarico. Viaggiatori e viaggiatrici inglesi, animati da uno spirito romantico e decadente, affrontavano lunghi ed avventurosi tour nelle Dolomiti inesplorate, riportando sui loro diari di viaggio le emozioni suscitate dalle maestose Pale di San Martino. Da allora l’alpinismo si è evoluto e grazie a nuove tecniche ed a nuovi materiali sono state "aperte" numerosissime nuove vie che un tempo si consideravano inaccessibili, come la via dello “Spigolo del Velo”, la "Buhl" sulla Cima Canali e la "Solleder" sul Sass Maor, due classiche per gli appassionati del sesto grado.

FALESIE

Molte sono le “palestre” sulle quali hanno potuto allenarsi fortissimi arrampicatori, uno su tutti Maurizio Zanolla, meglio conosciuto come Manolo, dalle particolari placconate in porfido della Tognazza alle storiche e selettive falesie del Monte Totoga e del Turgion, dalle comode vie sulla rocca Castel Pietra a quelle più impegnative nella Valle dello Schener o nella suggestiva Val Noana. Più di 1.000 vie in 53 falesie, ognuna con una sua peculiarità. Le falesie di Primiero sono entrate nella storia dell’arrampicata sportiva grazie ad alcune vie di particolare bellezza e difficoltà.

Tognazza
Parete porfirica nelle vicinanze di Passo Rolle. Presenta 23 vie ben segnate con difficoltà che vanno dal 5° fino all’8b.

Mulaz della Rosetta
Parete di roccia nerastra fra il Dente del Cimone e la Rosetta, accessibile in 15 minuti da Colverde. Ci sono almeno 16 vie segnate che vanno dal 5° al 7c, tutte aperte dal finanziere Alfredo Bertinelli.

San Martino
Altre due zone poco conosciute nei dintorni di San Martino: una nei pressi del Prà delle Nasse, “Marco’s Area”, l’altra poco distante dall’albergo Colfosco “Silly”.

Castelpietra
Falesia storica sul masso che regge i ruderi di Castel Pietra, in Val Canali. Almeno 28 vie di diverse difficoltà sui diversi versanti, dal 3° al 7b.

Val Noana
Probabilmente la più tecnica ed affascinante; presenta tre settori attrezzati (“Clacson Cliff”, “Coradole”, “Goblin”) con una panoramica di oltre 70 vie con difficoltà dal 5° fino al 8b/c.

Val de Riva
In Val Noana, dove il torrente si immette nel lago artificiale. Falesie attrezzate assai interessanti per la posizione strategica e per l’ambiente di particolare fascino. “Nerofumo” e “Riva Crak” presentano passaggi dal 6a-8a.

Baule
Sulle Vette Feltrine nei pressi del Rifugio Boz, è la palestra più lontana da Primiero. Sono quasi tutte vie al di sopra dell’8a e qualcuna di 6c.

Totoga
La storia alpinistica di questo monte inizia nel 1979 quando Manolo si mise alla ricerca di falesie di fondovalle per arrampicare ad alto livello anche quando è impossibile in alta montagna. Quindici zone, per un totale di quasi 100 vie attrezzate poco adatte ai principianti e con difficoltà da 6a-8b.

San Silvestro
Di facile accesso all’imbocco della valle di Primiero, poco distante dal tunnel del Totoga. Presenta cinque settori, alcuni adatti anche ai meno esperti, per un totale di quasi 70 vie. Le difficoltà vanno dal 4° fino al 8a+.

Turgion
L’unica in granito, si trova nella Valle del Vanoi e presenta più di 20 vie con difficoltà dal 4° fino al 9°.
Prima di partire per le tue escursioni in quota, pianifica attentamente la tua uscita e, se affronti un percorso classificato con difficoltà tecnica elevata o sei alle prime armi, affidati ad una guida alpina o a un accompagnatore di media montagna. Ti suggeriamo anche di contattare il rifugista dell’area che visiterai per essere aggiornato sulle fattibilità del percorso e le condizioni meteo. Sii prudente e indossa un abbigliamento adeguato all'escursione che stai affrontando e ricordati che anche in montagna hai delle responsabilità. Clicca qui per scoprire di più.
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