DolomitIncontri: Domenico Quirico

il 20/08/2024 ore: 18:00 Località: San Martino di Castrozza Luogo: Sala Congressi Abstract: Il salotto culturale più in quota delle Dolomiti!

Domenico Quirico

“Le quattro jihad. Lo scontro tra Islam e Occidente da Napoleone a Hamas” (Rizzoli)
Con uno stile avvincente e il rigore del grande giornalismo, Domenico Quirico intreccia eventi e personaggi in un viaggio nel cuore di tenebra dell’estremismo, e insieme demolisce la distinzione fra buoni e cattivi tracciata dalla propaganda dell’uomo bianco, dimostrando come la guerra santa, in tutte le sue declinazioni, sia stata e continui a essere una forza che modella il destino del mondo.

Nel luglio del 1798 l’esercito di Napoleone Bonaparte sbarca in Egitto.
L’islam, fino ad allora forte e ricco, si trova a essere facile preda e scopre per la prima volta la potenza dell’Occidente.
È in questo scenario che si consuma il primo episodio di jihad moderno: il giovane Soleyman El-Haleby, fervente fedele di Aleppo, assassina il generale Jean- Baptiste Kléber, lasciando un segno nella storia della guerra santa islamica.
Da qui, fra emiri e briganti, profeti e assassini, la sfida sanguinosa tra Dio e il mondo continua nel Sudan di fine Ottocento, con il duello tra l’enigmatico Mahdi e il generale Gordon Pascià, simbolo stesso dell’imperialismo britannico; poi prosegue nelle lotte dei tuareg contro il colonialismo francese e italiano, e infine si misura con l’oggi: con al-Qaeda e Osama Bin Laden, il miliardario saudita che ha saputo trasformare il jihad in una vera e propria “multinazionale del terrore”, l’Isis e la restaurazione del Regno di Dio attraverso i “demoniaci” strumenti della modernità – internet, comunicazione, armi – e Hamas, che porta nella guerra senza fine per la Palestina non più la rabbia di chi sogna uno stato, ma la micidiale idea della purificazione di ciò che considera l’ultima colonia dell’Occidente.

Domenico Quirico (Asti 1951), editorialista de La Stampa. È stato caposervizio degli Esteri e corrispondente da Parigi. Come inviato di guerra dai fronti più pericolosi del mondo, ha raccontato i maggiori conflitti dei nostri tempi e le vicende africane degli ultimi vent’anni, in particolare le primavere arabe. È stato prigioniero di al-Qaeda in Siria e dei miliziani di Gheddafi in Libia. Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino, il prestigioso Premio Indro Montanelli, Il Premio Tiziano Terzani e il Premio Brancati. Nel 2024 si è aggiudicato il Premio Internazionale Flaiano alla carriera nella sezione Giornalismo. Per Rizzoli ha pubblicato Kalashnikov (2024).

San Martino di Castrozza, Sala Congressi, ore 18.00


webcam
booking
esperienze
Outdoor
social