SAN MARTINO LIKE A LOCAL

Cleanup Day ai Laghi di Colbricon

Passo Rolle - 17/09/2022

Prendersi cura del territorio: uno stile di vita
Il Cleanup Day svoltosi ai laghetti di Colbricon questa estate all'interno del progetto EcoLogica della Montagna e in collaborazione con l'ApT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi è stato prima di tutto un'escursione tra amici, perché prendersi cura del territorio non è una missione, ma uno stile di vita!

EcoLogica della Montagna è il progetto del Gruppo Giovani San Martino, ideato da Irene e Sara, che nasce come risposta ad una domanda che ancora oggi è alla base del progetto: “come vivere il territorio in maniera più sostenibile?”
Sono state individuate nel tempo diverse aree di interesse che riguardano la sostenibilità (mobilità, gestione dell'acqua, prodotti a km0…), ma quella su cui i volontari si sono concentrati maggiormente riguarda i rifiuti. Durante le escursioni, infatti, ci si accorge che spesso al posto delle tracce degli animali del bosco si ritrovano le tracce degli esseri umani sotto forma di fazzoletti, imballaggi di plastica, mozziconi di sigaretta e chi più ne ha più ne metta. “Di chi è la responsabilità di quel rifiuto fuori posto?” è stata la prima domanda, ma quella successiva è stata invece “come possiamo renderci utili anziché puntare il dito?”
Sono state così realizzate e posizionate sul territorio le XChangeBox, delle colonnine per la raccolta dei rifiuti per sensibilizzare e promuovere questa buona pratica durante le proprie attività outdoor.

Share:
LASCIATI ISPIRARE
Da questo punto si è ben presto compreso che la questione della gestione dei rifiuti è complessa e che sono molte le realtà di cui si potrebbe discutere. Grazie a una segnalazione di ApT, ad esempio, abbiamo iniziato ad esplorare la questione dei rifiuti nei rifugi di alta montagna. Talvolta infatti, ci si può imbattere in vere e proprie discariche a cielo aperto nei pressi dei rifugi, ma parlando con i rifugisti abbiamo capito che era una pratica comune smaltire i rifiuti facendoli “sparire” in una buca poco più in là. Oggi quei rifiuti stanno riemergendo e di nuovo, che senso ha ora puntare il dito se sono il nostro comportamento e le nostre esigenze ad averci portato nel punto in cui siamo?
Si dà spesso per scontato il fatto di trovare bottigliette, lattine, prodotti confezionati nei rifugi e, ancor di più, si dà per scontato che sia una attività di ristoro come si è abituati a trovare a valle, senza considerare la difficile gestione che comporta, ulteriormente complicata sotto l’aspetto della gestione dei rifiuti.
Un lungo percorso è stato intrapreso dai gestori per rendere, nel tempo, la montagna più pulita. Oggi infatti, sono i gestori dei rifugi a prendersi carico del trasporto dei rifiuti differenziati, ma non è sempre stato così…
Si tratta per l’appunto di un percorso, fatto di cambiamenti, errori e ancora cambiamenti, non solo per raggiungere un obiettivo ma per aggiustare il nostro modo di stare, di vivere, che oggi più che mai risulta urgente per garantire un futuro alla montagna, al pianeta. Sia ben inteso, un futuro per noi esseri umani, ecco perché non c’è una missione da compiere ma una presa di responsabilità da assumersi per prendersi cura ogni giorno del territorio che si abita e si visita.
Come EcoLogica della Montagna ci siamo prese una parte di questa responsabilità e portando avanti le nostre attività, abbiamo organizzato una giornata di cleanup collettiva. L’abbiamo svolta con gli amici dell’ass. Vicoverde che nel loro comune di Vicopisano hanno implementato le loro XChangeBox prendendo spunto dal progetto di EcoLogica. Durante la loro visita a San Martino di Castrozza, per tener vivo lo spirito di collaborazione che ci ha fatto conoscere, abbiamo dedicato del tempo alla raccolta di questi rifiuti riemersi, in particolare nella zona del Rifugio Laghi di Colbricon.
10 persone, 20 braccia, che si sono prestate per raccogliere quasi 8 kg di rifiuti distribuiti in 10 sacchi che poi sono stati riportati a valle con l’aiuto del personale del rifugio per farli tornare nel corretto ciclo di smaltimento. Tra i rifiuti raccolti, diverse lattine datate Anni ‘70...e persino delle "tipiche" sardine portoghesi.

Una giornata tra amici che certo non potrà arrestare la crisi climatica, ma è segno di volontà di provarci ed esempio che ognuno, nel proprio piccolo, può fare qualcosa.


ARTICOLO A CURA DI:
Sara e Irene,
EcoLogica della Montagna

webcam
booking
esperienze
Outdoor
social