SAN MARTINO LIKE A LOCAL
Avventure in Parapendio
Dintorni di Primiero - 20/05/2021
In volo con Titta alla conquista di un sogno
L’idea di volare mi ha sempre affascinato: volteggiare tra cielo e nuvole, osservare il mondo da un nuovo punto di vista, assaporare quella sensazione di libertà e leggerezza e lasciarsi trasportare dolcemente dalle correnti ascensionali. Penso che sia uno di quei desideri che tutti abbiamo dentro sin da bambini, ma che spesso facciamo finire in quel cassetto dei sogni che alla fine per qualche motivo non si avverano mai. Forse anche per me sarebbe stato così, se durante una delle mie visite in Primiero non avessi incontrato Titta, che con il suo entusiasmo e un parapendio biposto ha trasformato il mio sogno in realtà!
Ogni tanto, anzi spesso, ho un appuntamento fisso con questi incredibili paesaggi, che anno dopo anno non mi deludono mai. Quando posso scappo in questo angolo di paradiso per ricaricare le batterie con una bella escursione nella natura e per concedermi qualche piccolo peccato di gola. Ho esplorato queste valli in lungo e in largo, d’inverno con gli sci sulle piste del Carosello delle Malghe, d’ estate sui sentieri che portano ai rifugi delle Pale, per non parlare di quando, armato di muta, casco e imbrago, mi sono tuffato nelle pozze cristalline del canyon della Val Noana. Pensavo ormai di aver sperimentato quasi tutto, quando un giorno, durante una delle mie ultime fughe dalla grigia città, mi è capitato di rivolgere lo sguardo verso l’alto e di notare, non senza un po’ di sana invidia, un colorato parapendio volteggiare leggero nel cielo, trasportato dalla sola forza del vento. Quella visione ha fatto improvvisamente tornare a galla la mia voglia di volare!
Probabilmente sarebbe rimasto solo un sogno, se una volta rientrato in hotel, durante una piacevole chiacchierata, il proprietario dell’albergo in cui ero ospite non mi avesse parlato del Primiero Dolomiti Fly. Detto, fatto. Non avevo ancora varcato la soglia della mia stanza, che ero già al telefono con Titta, un pilota brevettato dall'Aeroclub d'Italia che ogni giorno si lancia con il suo parapendio biposto, regalando emozioni indelebili ai suoi compagni di viaggio.
Non avrei creduto che tutto sarebbe stato così facile. Il carisma e la passione di Titta mi hanno convinto subito e dopo qualche minuto avevamo già fissato ora e data del mio battesimo con dell’aria. Mi ha proposto due tipi di esperienza, una più adrenalinica e una più soft, alla portata di tutti. Io amo le emozioni forti, quindi ho deciso senza indugi di provare quella ad alto tasso di adrenalina! L’indomani ci siamo trovati alla partenza degli impianti Colverde-Rosetta (cabinovia e funivia che ho scoperto essere alimentate da energia idroelettrica!) e insieme abbiamo raggiunto i 2.700 metri di quota dell’Altopiano delle Pale. A piedi abbiamo percorso un breve tratto di sentiero per arrivare in un punto con una pendenza particolarmente adatta alla partenza.
Titta ha estratto la vela dallo zaino e con grande dimestichezza l’ha distesa a terra, facendola alzare grazie a un soffio di vento e sistemandola di nuovo sulla roccia per controllare che ogni filo fosse al proprio posto. Completata questa fase, abbiamo iniziato a prepararci. Titta si è assicurato che avessi sistemato correttamente imbrago e casco, mi ha spiegato come comportarmi nelle fasi di partenza e poi ha predisposto tutto per il nostro decollo, agganciando i nostri imbraghi uno all’altro. Una volta arrivata la corrente giusta siamo finalmente partiti e dopo una rincorsa di poco più di dieci passi (unica azione richiesta al passeggiero) ho staccato i piedi da terra e ho iniziato a VOLARE! Non potevo crederci: che sensazione straordinaria e indescrivibile! Ci siamo diretti verso il Cimon della Pala, così vicini che per un attimo ho avuto l’impressione di poterne sfiorare le pareti, prima di virare e tornare nuovamente verso Cima Rosetta. Da quel momento è iniziato il sorvolo su San Martino di Castrozza, reso ancora più emozionante da un volteggio che mi ha fatto letteralmente battere il cuore a 1000. Solo emozione, nessuna paura: Titta governava il parapendio con estrema sicurezza, mentre io con gli occhi colmi di felicità mi godevo il panorama circostante, una visuale incredibile sulle Dolomiti patrimonio UNESCO.
Dopo aver scattato diverse foto e girato alcuni video con la GoPro per immortalare la nostra impresa, siamo ridiscesi dolcemente verso il Prà delle Nasse, fino a toccare di nuovo terra. L’atterraggio è stato molto più semplice di quanto pensassi: una leggera corsa di pochi passi senza alcuna difficoltà. Non dimenticherò mai questa esperienza: lassù, a tu per tu con le Pale, ho respirato a pieni polmoni aria pura, come mai mi era capitato di fare prima! Ora non vedo l’ora di riprovarci (stavolta con partenza dall’Alpe Tognola, sempre a San Martino di Castrozza, oppure da Maso Tais, a Primiero) e sono certo che anche i miei amici, dopo aver visto il video di questa mia avventura, troveranno il tempo e il coraggio per avverare il loro grande sogno!
Ogni tanto, anzi spesso, ho un appuntamento fisso con questi incredibili paesaggi, che anno dopo anno non mi deludono mai. Quando posso scappo in questo angolo di paradiso per ricaricare le batterie con una bella escursione nella natura e per concedermi qualche piccolo peccato di gola. Ho esplorato queste valli in lungo e in largo, d’inverno con gli sci sulle piste del Carosello delle Malghe, d’ estate sui sentieri che portano ai rifugi delle Pale, per non parlare di quando, armato di muta, casco e imbrago, mi sono tuffato nelle pozze cristalline del canyon della Val Noana. Pensavo ormai di aver sperimentato quasi tutto, quando un giorno, durante una delle mie ultime fughe dalla grigia città, mi è capitato di rivolgere lo sguardo verso l’alto e di notare, non senza un po’ di sana invidia, un colorato parapendio volteggiare leggero nel cielo, trasportato dalla sola forza del vento. Quella visione ha fatto improvvisamente tornare a galla la mia voglia di volare!
Probabilmente sarebbe rimasto solo un sogno, se una volta rientrato in hotel, durante una piacevole chiacchierata, il proprietario dell’albergo in cui ero ospite non mi avesse parlato del Primiero Dolomiti Fly. Detto, fatto. Non avevo ancora varcato la soglia della mia stanza, che ero già al telefono con Titta, un pilota brevettato dall'Aeroclub d'Italia che ogni giorno si lancia con il suo parapendio biposto, regalando emozioni indelebili ai suoi compagni di viaggio.
Non avrei creduto che tutto sarebbe stato così facile. Il carisma e la passione di Titta mi hanno convinto subito e dopo qualche minuto avevamo già fissato ora e data del mio battesimo con dell’aria. Mi ha proposto due tipi di esperienza, una più adrenalinica e una più soft, alla portata di tutti. Io amo le emozioni forti, quindi ho deciso senza indugi di provare quella ad alto tasso di adrenalina! L’indomani ci siamo trovati alla partenza degli impianti Colverde-Rosetta (cabinovia e funivia che ho scoperto essere alimentate da energia idroelettrica!) e insieme abbiamo raggiunto i 2.700 metri di quota dell’Altopiano delle Pale. A piedi abbiamo percorso un breve tratto di sentiero per arrivare in un punto con una pendenza particolarmente adatta alla partenza.
Titta ha estratto la vela dallo zaino e con grande dimestichezza l’ha distesa a terra, facendola alzare grazie a un soffio di vento e sistemandola di nuovo sulla roccia per controllare che ogni filo fosse al proprio posto. Completata questa fase, abbiamo iniziato a prepararci. Titta si è assicurato che avessi sistemato correttamente imbrago e casco, mi ha spiegato come comportarmi nelle fasi di partenza e poi ha predisposto tutto per il nostro decollo, agganciando i nostri imbraghi uno all’altro. Una volta arrivata la corrente giusta siamo finalmente partiti e dopo una rincorsa di poco più di dieci passi (unica azione richiesta al passeggiero) ho staccato i piedi da terra e ho iniziato a VOLARE! Non potevo crederci: che sensazione straordinaria e indescrivibile! Ci siamo diretti verso il Cimon della Pala, così vicini che per un attimo ho avuto l’impressione di poterne sfiorare le pareti, prima di virare e tornare nuovamente verso Cima Rosetta. Da quel momento è iniziato il sorvolo su San Martino di Castrozza, reso ancora più emozionante da un volteggio che mi ha fatto letteralmente battere il cuore a 1000. Solo emozione, nessuna paura: Titta governava il parapendio con estrema sicurezza, mentre io con gli occhi colmi di felicità mi godevo il panorama circostante, una visuale incredibile sulle Dolomiti patrimonio UNESCO.
Dopo aver scattato diverse foto e girato alcuni video con la GoPro per immortalare la nostra impresa, siamo ridiscesi dolcemente verso il Prà delle Nasse, fino a toccare di nuovo terra. L’atterraggio è stato molto più semplice di quanto pensassi: una leggera corsa di pochi passi senza alcuna difficoltà. Non dimenticherò mai questa esperienza: lassù, a tu per tu con le Pale, ho respirato a pieni polmoni aria pura, come mai mi era capitato di fare prima! Ora non vedo l’ora di riprovarci (stavolta con partenza dall’Alpe Tognola, sempre a San Martino di Castrozza, oppure da Maso Tais, a Primiero) e sono certo che anche i miei amici, dopo aver visto il video di questa mia avventura, troveranno il tempo e il coraggio per avverare il loro grande sogno!
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