San Martino di Castrozza, un tempo nota come Alpe di Castrozza, deve probabilmente il suo nome a un antico avamposto romano, legato alla conquista delle Alpi. Nel Medioevo vi fu fondato un ospizio da una comunità religiosa con regola benedettina, per accogliere pellegrini e viandanti. I monaci scomparvero nel XV secolo, ma la funzione di accoglienza proseguì.
Nel 1861, la guida The Dolomite Mountains di Gilbert e Churchill accende l’interesse degli alpinisti inglesi per le Dolomiti. Tra i primi esploratori ci sono Leslie Stephen, Edward Whitwell (che conquista il Cimon della Pala nel 1870), Francis Fox Tuckett, il Conte di Lovelace, Beatrice Tomasson e Jeanne Immink. A loro seguono altri grandi nomi: Norman Neruda, Georg Winkler, Günther Langes (che nel 1920 scala lo Spigolo del Velo), Otto Herzog, Emil Solleder, Hermann Buhl e Bruno Detassis. Nel 1934 Ettore Castiglioni apre 30 nuove vie sulle Pale. Negli anni ’60 si distinguono Reinhold Messner e Samuele Scalet, mentre gli anni ’70 vedono protagonista Manolo, innovatore dell’arrampicata.