La montagna a spasso con mamma e papà è una vera passeggiata e un gran divertimento, se si conoscono gli itinerari giusti!
Ecco qualche buon suggerimento in merito a percorsi trekking da fare con i più piccoli, anche con il passeggino!
Località di partenza: Passo Rolle
Parcheggio: lungo la statale 50 del Passo Rolle, sulla sinistra
Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
Tempo medio: quaranta minuti
Difficoltà: facile
Partendo da San Martino di Castrozza la gita ha inizio circa 3 km dopo il Passo Rolle: dopo un tornante, un ampio sterrato sulla sinistra ci farà capire che siamo arrivati: si può lasciare qui la propria autovettura e, attraversata la strada, una bella strada bianca, larga e dal fondo levigato, ci accoglie conducendoci dolcemente all’interno di un bosco fresco.
La prima parte del percorso è assolutamente pianeggiante: il passeggino scorre senza il minimo intoppo, dato il fondo liscissimo. A metà strada l’ampia strada bianca inizia a salire, ma con una pendenza modesta; il tracciato si snoda al fresco di una verde abetaia.
Lasciati alle spalle gli alberi, iniziano a intravedersi le cime che fanno da splendida cornice a questo posto meraviglioso e, arrivati a Malga Juribello, si gode di un panorama decisamente superbo: le Pale di San Martino e il Lagorai offrono allo sguardo un colpo d’occhio spettacolare! A definire il tutto, prati color smeraldo per la gioia dei più piccoli! La malga ospita numerosi animali, come mucche, capre, pecore lasciate libere di pascolare, mentre invece maialini, vitelli, galline sono nei loro recinti, ma a portata dei più piccini.
Malga Juribello è gestita dalla Federazione Provinciale Allevatori e conta anche ben 150 mucche da mungitura; fornisce ogni giorno il latte al Caseificio Comprensoriale di Primiero, che poi lo trasforma in prodotti tipici, come la golosa Toséla.
Località di partenza: Passo Rolle
Parcheggio: lungo statale 50 del Passo Rolle in prossimità dell’imbocco della strada forestale per Baita Segantini
Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
Tempo medio: un’ora e venti circa
Difficoltà: medio/difficile
Provenendo da San Martino di Castrozza, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio sito poco prima della sommità del Passo Rolle, inizia il percorso lungo la piacevole e panoramica strada bianca che in questo primissimo tratto parte in salita; poco dopo il panorama si apre e consente di ammirare i verdissimi pascoli.
Proseguendo quindi verso destra, in tempo abbastanza esiguo si guadagna la Capanna Cervino (m. 2084). Da qui il sentiero si fa più impegnativo, ma il fondo rimane comunque abbastanza facile da percorrere con le grandi ruote di un passeggino da trekking. La fatica è senz’altro data dalla pendenza, ma nulla di impraticabile: basterà fare qualche sosta in più per ristorarsi, ma di certo verrà naturale, proprio per godersi una vista davvero impagabile.
In poco più di un’ora si arriva a Baita Segantini (m. 2200), privilegiata terrazza panoramica sulle Pale di San Martino e sul suo celebratissimo Cimon, detto anche il Cervino delle Dolomiti. Verdi prati e un pittoresco laghetto completano il paesaggio idilliaco. Da qui si possono intraprendere altri percorsi, come la discesa nell’altrettanto stupenda Val Venegia, oppure il Trekking del Cristo Pensante, un cammino solitario e spirituale sulla cima del monte Castelaz (m. 2333) che, tuttavia, non può essere completato col passeggino ma comodamente con zainetto portabimbi.
A disposizione, nel periodo estivo, anche un servizio navetta a pagamento che mette in collegamento la statale del Passo Rolle (dal parcheggio di partenza) con Baita Segantini.
Località di partenza: Malga Venegia (m. 1778)
Parcheggio: “Pian dei Casoni” (a pagamento: € 3 fino a 4 ore, € 5 per tutta la giornata)
Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
Tempo medio: un’ora e mezzo
Difficoltà: facile
Provenendo da San Martino di Castrozza, valicato il Passo Rolle, l’imbocco della Val Venegia è al km 2 della SP 81 del Passo Valles (ben indicato dalla cartellonistica): parcheggio a pagamento al Pian dei Casoni (m. 1693).
Una volta parcheggiato si apre allo sguardo il fantastico mondo della Val Venegia nel cuore del Parco Naturale di Paneveggio; il gruppo delle Pale di San Martino si offre in tutta la sua maestosa bellezza, con verdi prati a completare un quadro già perfetto…il torrente Travignolo, che scorre accanto al sentiero, da quel tocco in più che rende il tutto ancor più magico.
La valle si presta davvero benissimo ad una gita con bambini di ogni età e il passeggino scorre sul sentiero con molta facilità, data la pendenza veramente modesta e il fondo livellato. Ad accogliere i trekkers all’imbocco della dolce vallata troviamo Malga Venegia e a poco più di mezz’ora di cammino Malga Venegiota (m. 1824); due ottime soluzioni per un pranzo tipico da gustare insieme allo splendido panorama.
Località di partenza: Val Canali Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino
Parcheggio: Villa Welsperg (a pagamento)
Mezzi utilizzati: passeggino
Tempo medio: 30 minuti
Difficoltà: facile
Un percorso pedonale (dalla Villa al Laghetto Welsperg senza barriere) naturalistico - tematico realizzato intorno a Villa Welspeg, in Val Canali.
Questi luoghi di grande pregio ambientale e paesaggistico, sono caratterizzati dalla presenza di una ricchissima biodiversità che rimane l'elemento unificante e caratterizzante di tutto il "viaggio culturale" proposto dal Parco Naturale, con un’attenzione particolare alla capacità di osservare e interiorizzare, alla meditazione e alla possibilità di seguire un percorso naturopatico.
Un itinerario che permette di scoprire scorci inediti sulle Pale di San Martino adatto a tutta la famiglia. L'elemento simbolico a cui si fa ricorso per sostenere un primo tentativo di comunicare il concetto basilare di biodiversità è la mitologia greca, costruita sulla grandiosa e misteriosa complessità della natura.
Da qui il titolo del progetto, Muse Fedaie, dove il nome della località deriva dalla voce “féda”, cioè pecora. Sette i temi del percorso: l'allevamento del cavallo di razza "Norica", il paesaggio, la vegetazione, i suoli, la pecora di razza "Lamon", l'uso terapeutico dell'acqua, gli habitat umidi.
Località di partenza: San Martino di Castrozza
Parcheggio: località Prà delle Nasse (gratuito)
Mezzi utilizzati: passeggino
Tempo medio: 40 minuti
Difficoltà: facile
Comoda passeggiata su strada bianca ideale per i passeggini, in un ambiente di notevole pregio naturalistico, per conoscere gli abitanti del bosco e della torbiera, nella splendida cornice delle Pale di San Martino.
Il percorso si snoda all’interno di un bellissimo bosco di abeti, soluzione ottimale anche nelle ore più assolate, così come per una bella passeggiata al tramonto.
Località di partenza: San Martino di Castrozza
Parcheggio: piazzale impianti Ces (gratuito)
Mezzi utilizzati: passeggino
Tempo medio: 50 minuti
Difficoltà: facile
Comoda passeggiata su strada bianca ideale per i passeggini, che si snoda lungo un fresco bosco di abeti. Il panorama che si può godere lungo la via è davvero sorprendente: a metà del percorso il bosco si dirada e la vista si apre sulle Pale di San Martino.
Da questo punto panoramico un’accurata cartellonistica rivolta alle cime offre la possibilità di conoscere nel dettaglio il nome di tutte le guglie dolomitiche del gruppo.
Punto di partenza: Siror
Punto di arrivo: Imèr
Breve descrizione: la ciclabile di Primiero si sviluppa lungo il torrente Cismon e attraversa i territori comunali di Siror, Tonadico, Fiera di Primiero, Transacqua, Mezzano e Imer con una lunghezza complessiva di circa 11 km, compresi tratti a viabilità promiscua.
Lunghezza: 11 km in totale (Siror- Imer), 1,2 km la tratta Fiera di Primiero – Siror, 3,8 la tratta Fiera – Imer
Tipo di fondo: asfalto
La pista parte da Siror e arriva a Imèr, sempre lungo il corso del torrente Cismon. Gran parte del percorso è quindi ombreggiato e fresco anche in piena estate. I tratti da Fiera a Mezzano e da Fiera a Siror sono illuminati alla sera. A caratterizzare il percorso è l'incantevole bellezza degli ambienti naturali: la strada è circondata da boschi e prati mentre sullo sfondo svetta il gruppo dolomitico delle Pale di San Martino che domina la valle. Non mancano lungo il percorso panchine ed aree di sosta. Consigliata una tappa al paese di Mezzano, inserito nel prestigioso elenco de I Borghi più belli d’Italia, che offre uno sguardo attento e particolare sulla vita rurale di montagna con l’esposizione permanente Cataste&Canzei inclusa nel progetto Mezzano Romantica. Lungo la ciclabile sono situati alcuni del più bei parchi gioco di Primiero: da quello della zona sportiva di Siror al Parco Vallombrosa di Fiera di Primiero, dal parco di Via Doltra a Mezzano a quello in zona sportiva di Imer (poco distante dal “capolinea” della pista).
Punto di partenza: Mezzano
Punto di arrivo: Imèr
Breve descrizione: comoda passeggiata tra i due centri storici, parzialmente su sentiero largo e ben battuto
Lunghezza: 1 km
Tempo medio di percorrenza: 50’
Tipo di fondo: asfalto e sterrato
Cartine: Cartina Primiero2 (c/o Uffici informazioni)
La passeggiata parte dal centro di Mezzano, uno dei Borghi più Belli d’Italia, impreziosito dalle due piazze del Brolo e della Fontana, appena rimesse a nuovo e palcoscenico per tanti eventi, dai concerti della Music Academy International di New York alla corsa degli asini per il Palio dei Musati. Lungo il percorso si incontrano alcune delle 26 cataste artistiche realizzate con la legna da ardere ed il Tabià del Rico con la sua ricca collezione di oggetti antichi. Attraversato il centro storico lungo Via di Sopra e Via Grisoni, si prosegue lungo la passeggiata tra prati e orti in direzione di Imer. Riguadagnata la strada asfaltata presso il cimitero, in breve si raggiunge la chiesa di Imer costeggiando il Rio S. Pietro. Tra vecchi fienili con finestre ad arco e antiche fontane in pietra, si attraversa il centro storico lungo strette viuzze lastricate in porfido. Volendo continuare per altri 20’, si può prendere da Via Marconi la panoramica passeggiata Via di Sopra (sterrato) che attraverso bei prati e frutteti raggiunge il capitello della Madonna del Bus lungo la strada del Passo Gobbera.
Punto di partenza: Pieve (Fiera di Primiero)
Punto di arrivo: Mezzano
Breve descrizione: un classico delle passeggiate di Primiero, comoda stradina su sterrato e selciato che attraversa tra prati e boschi le pendici del monte Bedolè poco sopra i paesi
Lunghezza: 3 km
Tempo medio di percorrenza: 1h30
Tipo di fondo: sterrato
Cartine: Cartina Primiero1 e Primiero2 (c/o Uffici informazioni)
Dal pregevole polo gotico di Pieve con la chiesa arcipretale e il Palazzo delle Miniere si attraversa il caratteristico borgo lungo Via San Rocco per proseguire poi lungo la stradina selciata (segnaletica Via Nova). Il percorso panoramico attraversa in direzione sud le pendici del Monte Bedolè, senza grandi salite, attraversando tratti boscosi e bei prati con baite in pietra e legno. Superata in loc. La Dena la possibilità di scendere a Molaren e quindi rientrare a Pieve lungo la ciclopedonale, si prosegue lungo la Via Nova fino all’incrocio con fontana. Da qui si scende a Mezzano per la stradina di Bagnan (la seconda), si attraversa quindi il ponte sul rio Val de Stona per proseguire in discesa lungo Via delle Scure. All’ingresso in paese si viene accolti da due delle più imponenti opere di Cataste&Canzei, l’esposizione permanente di opere artistiche realizzate con la legna da ardere: L’aluviòn e Montagna In-Canto.
Punto di partenza: Tonadico
Punto di arrivo: Siror
Breve descrizione: tutta su stradine asfaltate poco trafficate, la comoda passeggiata pianeggiante che collega i paesi di Tonadico e Siror è adatta anche per la sera perché parzialmente illuminata
Lunghezza: 2 km
Tempo medio di percorrenza: 1h
Tipo di fondo: asfalto
Cartine: Cartina Primiero1 (c/o Uffici informazioni)
L’itinerario parte dal centro storico di Tonadico, antico borgo definito “paese pinacoteca” perché custodisce sulle facciate di tante abitazioni affreschi cinque-seicenteschi opera di frescanti itineranti. Oltre a questi gustosi esempi di arte popolare, da non perdere l’antico Palazzo Scopoli, oggi sede municipale. Lasciando in alto sul colle la Chiesetta di S. Vittore con il suo meraviglioso ciclo pittorico medievale (visite guidate in estate), si esce dal paese lungo Via Siror. A monte sfilano alcune stalle di bovine da latte, a valle si estende la Campagna, un tempo ininterrotta serie di campi coltivati ed oggi invece per la maggior parte adibita a prati per lo sfalcio del fieno che andrà ad alimentare le bovine in inverno. Ben presto si raggiunge Siror, caratterizzato da tante fontane, molto belle quelle ottagonali in pietra di gusto veneziano. Prima di rientrare a Tonadico per la strada bassa della campagna (Via Lazer) meritano uno sguardo il dipinto cinquecentesco della Madonna, i grandi bassorilievi in legno che che raccontano le “Leggende di Primiero”, il murales di Max Gaudenzi nel portico vicino al Municipio. Con qualche passo in più si può ammirare anche il grande affresco di Riccardo Schweizer "I sogni della Bancalonga", presso il centro civico.
Punto di partenza: Fiera di Primiero
Punto di arrivo: Transacqua
Breve descrizione: percorso panoramico lungo stradine asfaltate tra i bei prati dei Navoi
Lunghezza: 1 km
Tempo medio di percorrenza: 1h
Tipo di fondo: asfalto
Cartine: Cartina Primiero1 (c/o Uffici informazioni)
L’itinerario parte dal centro sportivo di Fiera di Primiero, attrezzato con un piccolo parco giochi. Pochi passi lungo il viale pedonale (verso valle) conducono al ponte che attraversa il torrente. Ignorando la pista ciclabile che segue il corso del Cismon, si sale invece dolcemente lungo la strada asfaltata tra i prati (poco frequentata). Superata una stalla nei cui pressi pascolano spesso i cavalli, la strada fa un ampio tornante e rientra verso i centri abitati. Consigliabile una sosta ai Giardini Enrica, freschi ed ombreggiati. Sempre costeggiata da prati e case sparse, la stradina rientra verso il paese di Transacqua, passando nei pressi del ponte da un antico mulino oggi restaurato. Attraversato il centro storico, si scende alla Piazza San Marco con le sue rigogliose fioriture di rose e le sculture di Simone Turra. Pochi passi più avanti, il nuovo Green Park offre possibilità di sosta, una fontana interattiva e giochi per i bambini.
Località di partenza e arrivo: Caoria Casa del Sentiero Etnografico
Parcheggio: vicino Casa del Sentiero Etnografico
Mezzi utilizzati: passeggino normale
Lunghezza totale: km. 3,3 dei quali km. 1 a Caoria de fora e 2,3 a Caoria de dentre tempo medio percorrenza: 1 h. circa
Dislivello in salita: m. 110
Tipo di fondo: strade pavimentate
Semplice passeggiata da fare anche con il passeggino attraverso le vie di Caoria. Il paese è diviso in due dal torrente Valsorda: Caoria di fuori e Caoria di dentro. La chiesa di S. Giovanni Nepomuceno è un esempio d'arte moderna inserita in ambiente alpino. Camminando lungo l'anello de la val si possono osservare la struttura insediativa e architettonica del paese, la sua suddivisione in due parti distinte - Caoria de fora e de dentre - le diverse forme dei suoi colonei, le tipologie edilizie in relazione alle loro funzioni, l'uso delle pertinenze agricole, le raffigurazioni ed espressioni dell'arte popolare, quali affreschi e crocifissi, i manufatti legati ad attività tradizionali e collettive come le fontane e i lavatoi, le attività che vengono ancora oggi praticate negli orti e all'aperto. Il luogo offre la possibilità di molte interessanti escursioni su massicci di origine e di natura diverse. Per gli appassionati di montagna il massiccio granitico di Cima d'Asta e la catena porfirica del Lagorai non sono lontani.
Località di partenza: Rifugio Miralago - Lago di Calaita
Parcheggio: parcheggio sottostante la Malga Doch vicino al Rifugio Miralago (non molto grande – gratuito)
Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
Lunghezza percorso: 3,5 km circa
Tempo medio: 1 ora
Difficoltà: facile
La partenza è fissata al Rifugio Miralago (m. 1621) e si prosegue lungo la strada sterrata (segnavia 350) che costeggia il lago in direzione nord. Il percorso parte in leggera salita: non difficile, ma comunque costante, attraversa il pascolo soleggiato della Malga Doch e sullo sfondo si può ammirare il meraviglioso scenario delle Pale di San Martino.
La strada è ampia e molto battuta e procede con la sua pendenza sino alla fine del pascolo, dove inizia il bosco e da dove i trekkers possono avventurarsi verso San Martino di Castrozza o verso Loc. Dismoni e Siror. Si rientra sullo stesso percorso, lasciando le Pale alle spalle e riavvicinandosi al lago di Calaita.
Punto di partenza per molte escursioni ha avuto origine per sbarramento morenico. Le sponde sono basse, prative e torbose; il processo di senescenza è molto avanzato e la profondità è minima; non ha evidenti emissari né immissari; l ‘alimentazione idrica proviene dalle falde detritiche sovrastanti.
Il Lago di Calaita è luogo ideale per grandi e bambini per un bel pic-nic sui prati così come per un buon pranzo al Rifugio Miralago (m. 1621), o presso la Malga Lozen (a pochi km dal lago)dove assaggiare prelibati piatti tipici.
Località di partenza: Canal San Bovo Casa Ecomuseo del Vanoi
Parcheggio: parcheggio nella vicina piazza
Mezzi utilizzati: consigliato zaino portabimbo – si può usare il passeggino su quasi tutto il percorso ad eccezione di tre tratti di sentiero (alcune centinaia di metri) caratterizzati da una certa pendenza
posti all’inizio e nella parte centrale del percorso.
Lunghezza percorso: 3,2 km
Tempo medio: 1 ora
Difficoltà: medio-facile
Passeggiata che si snoda attorno e attraverso l’abitato di Canal San Bovo, per una lunghezza di circa 3 km, facilmente percorribile da tutti. Dal piazzale antistante la Casa dell’Ecomuseo si prosegue in direzione sud-ovest dino a raggiungere il Torrente Lozen e successivamente la sua confluenza nel torrente Vanoi. Da qui si costeggia l’alveo del Vanoi per inoltrarsi all’interno di un boschetto in direzione nord-est. Superato il percorso a scale che porta alla zona artigianale di Canal San Bovo, si prosegue verso il sentiero che si inoltra in un’altra zona di bosco, con pendenza importante. Si ritorna quindi nella zona abitata e al punto di partenza attraverso la parte alta del paese.
Lungo il tragitto sono collocati 15 pannelli espositivi che richiamano l’attenzione sul rapporto uomo-acqua nei tempi passati e allo stato attuale. Lungo il percorso sono dislocati dei segnavia, rappresentati da una rosetta azzurra con freccia direzionale.
Località di partenza: Malga Rolle
Parcheggio: parcheggio sottostante l’Agritur Malga Rolle (non molto grande – gratuito)
Mezzi utilizzati: zaino portabimbo – NO passeggino
Tempo medio: quaranta minuti
Difficoltà: facile
La partenza è fissata a Malga Rolle (m. 1918), poco oltre l’omonimo passo, arrivando da San Martino di Castrozza; il parcheggio gratuito non è molto ampio.
L’attacco del tracciato è circa un centinaio di metri più in basso della statale, nei pressi dello Chalet la Baita. Il percorso parte in leggera salita: non difficile, ma comunque costante, in mezzo al bel bosco profumato.
La mulattiera ampia e molto battuta (ma non adatta ai passeggini, per via delle numerose radici e di alcuni passaggi sassosi) procede con la sua pendenza sino a che gli alberi non iniziano a diradarsi: sulla destra appare quindi il primo dei due laghi (quello cosiddetto “basso” m. 1909). Il bel pianoro con l’altro lago (m. 1922) e il Rifugio Colbricon (m. 1927) fanno capolino da poco lontano.
I Laghetti di Colbricon offrono un luogo ideale per i più piccoli: fantastici per un bel pic-nic sui prati così come per un buon pranzo al Rifugio Colbricon (m. 1927), dove assaggiare prelibati piatti tipici.
Località di partenza: Canal San Bovo centro
Parcheggio: parcheggio nei pressi del municipio
Mezzi utilizzati: zaino portabimbo no passegino
Lunghezza percorso: 3,2 km
Tempo medio: 1 ora
Dislivello: 150 m
Difficoltà: medio-facile
Sentiero molto battuto (ma non adatto ai passeggini, per via delle numerose radici e di alcuni passaggi sassosi), con pendenza costante, attraverso il bosco. Dalla chiesa parrocchiale si sale al cimitero del paese, dove il sentiero costeggia le sue mura. Si continua attraverso dei prati, per giungere nel bosco. Al primo crocevia si prosegue in direzione Prade, fino ad arrivare all’omonimo paese. Qui si attraversa parte dell’abitato fino a giungere davanti alla chiesa, nel centro del paese; sul lato opposto della carreggiata di fronte all’entrata principale, parte un sentiero che si inoltra nella parte bassa del paese e ritorna attraverso il bosco, a Canal San Bovo. Quest’ultimo tratto è caratterizzato da una pendenza importante, si consiglia particolare attenzione, in presenza di fondo bagnato.
Il panorama di cui si può godere lungo il percorso e l’intenso profumo di bosco, sono elementi caratterizzanti di questa passeggiata…
Località di partenza: Zortea vicino Chiesa parrocchiale
Parcheggio: parcheggio vicino parco giochi
Mezzi utilizzati: zaino portabimbo no passegino
Lunghezza percorso: 4 km
Tempo medio: 2 ore
Dislivello: 200 m
Difficoltà: medio-facile
Passeggiata di circa 4 chilometri, con 200 metri di dislivello in salita, su fondo misto: asfalto, mulattiera. Adatta a tutti.
Partenza presso l’orto officinale nei pressi della chiesa parrocchiale. Si prosegue in direzione Calaita verso loc. Valline di Sotto. Si imbocca una mulattiera in direzione Valle del Lozen per arrivare in loc. Pose de la Val; qui si imbocca un sentiero ripido per giungere ai masi di S.Romina. Si prosegue per l’omonimo Agritur per rientrare a Zortea.
Il sentiero, di facile accesso, si snoda tra prati e boschi nei dintorni dell’abitato di Zortea guidando l’escursionista verso la suggestiva Valle del Lozen. Arrivati ai Pradi di Santa Romina non si può non notare la singolare Cappella che spicca al centro del gruppetto di case. Lungo il percorso, ai margini del sentiero o nei prati limitrofi, si incontrano numerose varietà spontanee officinali e mangerecce, note alla tradizione popolare. Per “illustrare” al visitatore le principali caratteristiche e proprietà delle piante sono stati realizzati dei pannelli esplicativi tematici: il prato da mangiare, la biodiversità coltivata, le tisane e posizionati presso le aree di maggior interesse botanico.
Ecco dove potete trovare a noleggio passeggini da trekking e zaini portabimbi
A San Martino:
A Fiera di Primiero:
Dove noleggiare carrettini da bici/trailer: