DolomitIncontri: Salvatore Striano

il 24/08/2016 ore: 18:00 Località: San Martino di Castrozza Abstract: Autori - La tempesta di Sasà (Ed. Chiarelettere)

Il romanzo di una vita salvata da Shakespeare e dall’amore per i libri.

Nella vita possiamo perderci, e molto spesso ci perdiamo. Ma non è mai per sempre. Salvatore Striano a quattordici anni aveva la guerra in testa, la cocaina nel sangue e due pistole infilate nei calzoni. Era uno dei leader delle Teste matte, una banda di ragazzini terribili che si sono fatti camorristi per difendersi dalla camorra. Vita di strada, anni di sangue. Poi il carcere, non ancora trentenne. Il suo sembrerebbe un destino segnato, invece, grazie alla scoperta magica di Shakespeare, inizia la sua rinascita. La tempesta di Sasà è un racconto sul potere delle parole e della letteratura, sull’amore per i libri che può cambiare la vita. Sasà ne è la prova vivente. La sua personale e travolgente tempesta, la testimonianza più vera e più bella.

Salvatore Striano (1972) nato e cresciuto nel cuore di Napoli, in una delle zone più controllate dalla criminalità, vive un’infanzia e un’adolescenza segnate dal disagio e dal degrado progressivo, che ne farà a soli 14 anni una delle figure più carismatiche delle Teste matte (storia che ha raccontato nell’omonimo romanzo edito da Chiarelettere nel 2004). Una vita senza freni che lo porterà inevitabilmente in carcere a Madrid e poi Rebibbia dove ha incontrato un maestro, Fabio Cavalli, che gli ha fatto scoprire la letteratura, Shakespeare, il teatro. Da allora, riconquistata finalmente la libertà: è stato un camorrista per Matteo Garrone nel film Gomorra, un rapinatore per Guido Lombardi (in Take five) e molti altri personaggi, al cinema e in tv. Nel 2012 arriva la consacrazione, con il film Cesare deve morire, tratto dal Giulio Cesare di Shakespeare (Orso d’oro al Festival di Berlino).


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